
Montorio al Vomano (TE) – Una sala colma di amici ha accolto con calore Carlo Catalini per la presentazione del suo primo libro “Il tesoro del brigante”, nel suggestivo Chiostro degli Zoccolanti.
L’evento ha chiuso il ciclo del Maggio dei Libri 2025, come ricordato da Clementina Chiavatti che ha introdotto la serata moderata da Luciana Del Grande.
Carlo ha raccontato la genesi del racconto e il valore della lettura come spazio libertà che nessun supporto tecnologico potrà mai eguagliare. I bravissimi Giampiero e Cristiana Pigliacelli, con le loro letture hanno dato voce alla storia, e da lì il viaggio è cominciato davvero. Il libro, rimasto a lungo nel cassetto, ha preso nuova vita grazie all’impegno condiviso con i figli: Cristiano, editore, e Pietro, illustratore.
Si è parlato dei personaggi ispirati a Cristiano, Pietro, Piera, Benedetta, Giulia, Lorenzo e Fabrizio e, con commozione, del significato della dedica a Lorenzo, che purtroppo non è più con noi, ma che nella bolla sospesa dell’adolescenza continua a vivere con i suoi amici.
Cristiano ha parlato della collana Storie di Streghe d’Abruzzo che contiene Il tesoro del brigante, sottolineando l’importanza di radici, dialetto e identità. E mentre le 27 bellissime tavole in acquerello di Pietro che hanno illustrato il racconto scorrevano sullo schermo accompagnando la narrazione, Montorio si faceva racconto: con i suoi boschi, le grotte, il fiume e quel tesoro che non è fatto d’oro, ma di cammini condivisi, di scelte coraggiose, di amicizie che resistono.
Perché Il tesoro del brigante è anche questo: un inno alla bellezza della crescita, alla possibilità di scegliere il bene, alla voglia di costruire – insieme – una società più giusta e più gentile.
L’Assessore Mariangela Cortellini, in rappresentanza del Comune di Montorio, che ha patrocinato l’evento, ha espresso apprezzamento per un progetto che unisce cultura, giovani e territorio.
Alla fine ci siamo ritrovati intorno ai buonissimi bocconotti e cotto d’amore. Una sala piena, sì, ma soprattutto colma di ciò che non si vede ma si sente: gratitudine, amicizia, affetto.
Un padre che dona ai figli la sua infanzia. I figli che rispondono con la loro arte. Un paese che ascolta e si riconosce.
Un piccolo, grande tesoro.
Grazie di cuore a tutti I presenti per la vicinanza, gli sguardi partecipi e gli applausi sinceri. Grazie a Clementina Chiavatti e Anna Maria Ruggieri per il supporto e la collaborazione. Grazie per la vicinanza e il supporto dell’amministrazione.