
All’IIS Moretti riflettori accesi su innovazione e futuro.
ROSETO DEGLI ABRUZZI (TE) – Il 14 aprile, l’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Vincenzo Moretti” ha ospitato un evento dedicato a un tema centrale per il nostro futuro: la Blue Economy, ovvero quell’insieme di attività economiche che si sviluppano nel rispetto e nella valorizzazione degli ecosistemi marini. Un appuntamento significativo per studenti e cittadinanza, inserito nel percorso formativo quadriennale dell’istituto, che conferma l’attenzione verso i temi ambientali e dell’innovazione sostenibile.
Il convegno, dal titolo “Blue Economy: sostenibilità e innovazione per il futuro dei nostri mari”, ha visto gli interventi di relatori autorevoli: Marco Borgatti, Fabiano Aretusi, e Luciana Del Grande, con i saluti iniziali della dirigente scolastica Daniela Maranella.
Presenza significativa quella di Luciana Del Grande, presidente di Rifiuti Zero Abruzzo, associazione attiva nella promozione di pratiche sostenibili per la gestione dei rifiuti. Il suo intervento ha posto l’accento su quanto sia urgente un cambio di paradigma nei confronti del mare: non più risorsa da sfruttare, ma ecosistema da tutelare con approcci circolari, riduzione degli scarti e innovazione ambientale.
In particolare Luciana Del Grande ha illustrato i progetti dell’associazione per promuovere la sostenibilità, che mirano a ridurre l’uso di plastica usa e getta e a creare ambienti più ecologici e responsabili. Tra questi, le palestre a impatto zero, le scuole a rifiuti zero e Inpsostenibile, tute iniziative che si concentrano sull’offrire alle persone alternative concrete, come fontane per l’acqua pubblica e erogatori di detergenti alla spina, in luoghi pubblici come uffici, scuole e palestre. L’obiettivo è rendere possibile per tutti fare scelte più sostenibili, riducendo drasticamente l’acquisto di bottiglie di plastica e migliorando l’accesso a risorse più ecologiche.
“È fondamentale“, ha sottolineato la Presidente di Rifiuti Zero Abruzzo, “che siano gli enti pubblici a promuovere questo cambiamento, poiché hanno il potere di dare l’esempio al settore privato. Le palestre comunali, gli uffici pubblici e i luoghi pubblici saranno i protagonisti di questo percorso. Solo attraverso l’adozione di queste soluzioni nelle strutture pubbliche possiamo sensibilizzare la cittadinanza e stimolare anche il settore privato a seguire questo esempio virtuoso, contribuendo a un cambiamento collettivo verso la sostenibilità”.
In sostanza Luciana Del Grande, nel ringraziare la professoressa Alessia Leonzi per l’invito, avendo realizzato proprio in quell’Istituto il progetto “A scuola di Rifiuti Zero” nell’anno scolastico 2023/2024, ha richiamato l’attenzione sulla necessità di eliminare a monte la produzione di rifiuti, specie quelli plastici che soffocano la biodiversità marina. Ha inoltre sottolineato l’importanza del ruolo delle scuole come luoghi strategici per la formazione di una nuova coscienza ecologica. “Educare le nuove generazioni a un diverso rapporto con il consumo e con i beni naturali”, ha detto, “è il primo passo per proteggere davvero i nostri mari“.
I ragazzi hanno fatto uno studio approfondito e creato filmati eccellenti: toccante il dialogo immaginario fra una balena e l’uomo che ha aperto il convegno. Si sono soffermati sull’obiettivo 14 dell’Agenda 2030 che parla dell’inquinamento marino, creando in conclusione un decalogo per la riduzione dei rifiuti a scuola.
Il pubblico – composto da studenti, docenti e ospiti esterni – ha mostrato grande interesse per i temi trattati, dando vita a momenti di confronto che hanno arricchito il valore dell’incontro. Belli e arricchente gli interventi di Marco Borgatti e Fabiano Aretusi sulle aree protette.
L’iniziativa si inserisce in un filone sempre più centrale per la didattica e le politiche ambientali: costruire ponti tra scuola, territorio e futuro, facendo della sostenibilità non solo un argomento di studio, ma una chiave di lettura del mondo e delle sue sfide.